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A Ottaviano (Na) Legambiente inaugura
insieme a Telecom Italia due aule per l’educazione ambientale e un
capanno per il birdwatching nelle terre un tempo della camorra
Una terra difficile e piena di contrasti: da una parte la
bellezza del Vesuvio, dall’altra la mano della camorra per anni presente
in questi luoghi. Ma Ottaviano, città in provincia di Napoli, ha saputo
reagire riappropriandosi della bellezza del proprio territorio. Simbolo
di questa rinascita è il Palazzo Mediceo, bene confiscato alla mafia,
da tre anni sede del Parco nazionale del Vesuvio.
Ed è proprio
qui che Legambiente con la sua campagna nazionale “SalvaItalia” ha
voluto continuare questo cammino di rinascita, realizzando due aule per
l’educazione ambientale ed un capanno per il birdwatching, l’attività di
osservazione degli uccelli selvatici nel loro habitat naturale,
realizzato in collaborazione con la Fondazione Telecom Italia. La nuova
area, accessibile anche ai disabili, è il risultato della campagna del
Cigno Verde dedicata alle aree del nostro Paese penalizzate da fenomeni
di degrado ambientale e sociale. Un progetto che consentirà di avere uno
spazio idoneo per l’educazione ambientale di ragazzi e adulti,
favorendo l’affluenza e l’accessibilità al Parco.
La nuova area è
stata inaugurata questa mattina a Ottaviano. Tra i presenti Enrico
Fontana, responsabile dell'Osservatorio nazionale ambiente e legalità di
Legambiente, Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, Antonio
Musolino, prefetto di Napoli, Ugo Leone e Rino Esposito, rispettivamente
presidente e direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, Rosalba
Beneventano, sorella di Mimmo Beneventano e presidente della Fondazione a
lui dedicata, Lorenzo Clemente, presidente associazione familiari
vittime innocenti criminalità organizzata, Pasquale Raia, responsabile
aree protette Legambiente Campania e Antonio Nicoletti, responsabile
aree protette Legambiente Nazionale.
“SalvaItalia – spiega
Enrico Fontana di Legambiente – dimostra come l’impegno verso le
comunità locali si possa tradurre in un riscatto sociale e di vittoria
della legalità e dell’ambiente. La bellezza del territorio vesuviano e
del suo parco consentono di avvicinare più facilmente giovani e famiglie
alle tematiche ambientali e riflettere sul tema della legalità, proprio
passeggiando in quella che è un tempo è stata la casa di un clan
camorristico, ed ora è invece sede del Parco”.
La giornata
inaugurale di oggi è stata anche l’occasione per riflettere
sull’importanza della cultura della legalità, di cui per anni si sono
fatti portavoce Mimmo Beneventano e Pasquale Cappuccio, consiglieri
comunali della città campana, alla fine degli anni settanta, impegnati
nella lotta alla camorra e alle sue infiltrazioni. Ritenuti due persone
scomode, sono stati entrambi uccisi in un agguato camorristico. Il 13
settembre 1978 Cappuccio viene freddato mentre tornava a casa. Due anni
dopo, il 7 novembre 1980, Beneventano viene ucciso barbaramente
sull'uscio di casa.
Ma il loro ricordo e il loro impegno
rimangono vivi nella memoria della gente. E Legambiente ha deciso di
rendergli omaggio inaugurando i progetti di “SalvaItalia”, proprio in
concomitanza all'anniversario della morte di Beneventano e dedicando le
due aule didattiche ai consiglieri comunali, uccisi dalla camorra. Il
messaggio che ha voluto lanciare oggi l’associazione ambientalista è che
il riscatto ambientale e sociale non è un’impresa impossibile. Ed
Ottaviano ne è la prova.
Le tappe della rinascita della città
campana sono state ripercorse anche attraverso i “Sentieri e gli orti
della legalità”. Questa mattina è stata, infatti, organizzata una visita
guidata ai “Sentieri della legalità”, una passeggiata per conoscere i
beni confiscati alla criminalità organizzata e restituiti alla
collettività. Primo fra tutti il Palazzo Mediceo, che per anni è stato
la residenza del boss Raffaele Cutulo e il quartier generale della
camorra. Nell’antico palazzo è stata presentata la mostra
foto-illustrata “30 anni” dedicata a Mimmo Beneventano e la mostra
“L'alfabeto dei diritti”, a cura della coop.sociale Ottavia. Inoltre una
delegazione di bambini delle scuole elementari, insieme ai volontari di
Legambiente, ha curato la messa a dimora di essenze vegetali negli
“Orti di legalità” e negli spazi aperti del “Parco della Memoria e
dell’impegno civile”.
Il progetto SalvaItalia si sviluppa anche
grazie alla partnership con Telecom Italia, che conferma il suo impegno
nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo
sostenibile affiancando le strutture operative di Legambiente, come
sostenitore unico, in tutte le fasi della campagna. L’attenzione di
Telecom Italia al recupero dell’ambiente si concretizza, a livello più
generale, anche nell’attivazione di campagne di sensibilizzazione per la
raccolta differenziata dei rifiuti e per il risparmio energetico
mediante l’utilizzo di fonti alternative: le scelte tecnologiche del
Gruppo sono orientate verso reti, servizi e piattaforme che hanno
impatto sulla qualità della vita e la salute delle persone.
SalvaItalia
è la campagna di Legambiente dedicata alle aree del nostro Paese
penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale, con l’obiettivo
di realizzare, attraverso attività di coinvolgimento, informazione e
sensibilizzazione, progetti di recupero e di riutilizzo di luoghi
compromessi o in stato di abbandono. SalvaItalia è anche uno strumento
per diffondere la cultura della legalità e per favorire tutte le
sinergie possibili tra società civile, imprese e istituzioni impegnate
in territori di “frontiera”.