lunedì 29 luglio 2013

Rifiuti, premio all'impegno per produrne meno

Istituito il Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti. Una sfida che coinvolge produttori, distributori, consumatori. Iscrizione gratuita aperta fino al 30 settembre. 

La gestione sostenibile dei rifiuti comincia dalla fase prioritaria della prevenzione,come prevedono le norme europee e nazionali. Gestire correttamente i rifiuti vuol dire quindi intervenire a monte, sulle fasi di produzione, distribuzione e consumo dei beni.
Il Paese ha bisogno di un serio programma nazionale di prevenzione che obblighi il mondo della produzione e della distribuzione a cambiare rotta riducendo la produzione di rifiuti, com’è riuscita a fare la Germania, utilizzando anche la leva economica (chi produce più rifiuti paga più tasse).
Con il Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti ,insieme a Federambiente,vogliamo ricordare che la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti migliora la qualità ambientale, dà un impulso alla ricerca e all’innovazione e apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali. Ridurre i rifiuti non significa sottoporsi a privazioni o rinunce; significa invece mettere sul mercato beni durevoli realizzati con basso dispendio d’energia e di risorse naturali e facilmente riciclabili.
Obiettivo del Premio è quello di individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche nazionali, valorizzando le esperienze più rilevanti e innovative.
Il concorso è rivolto ad amministrazioni ed enti pubblici e privati, aziende, imprese,Iistituti scolastici, cooperative e associazioni che abbiano realizzato sul territorio nazionale iniziative di prevenzione dei rifiuti attualmente ancora in corso o concluse di recente (non prima del 1 gennaio 2013). La partecipazione al premio è gratuita.

Nei link che seguono le modalità di partecipazione e iscrizione al concorso
modalità di partecipazione
scheda di partecipazione

giovedì 25 luglio 2013

La Goletta Verde di Legambiente approda a Castellammare di Stabia

La Goletta verde , la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata grazie anche al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli usati, giunge alla sua 28°edizione .

Dal 1986 ad oggi, ogni estate, l’imbarcazione di Legambiente effettua il periplo delle coste italiane tenendo d’occhio lo stato di salute dei punti critici del nostro mare e organizzando eventi per la tutela e valorizzazione del nostro prezioso patrimonio. Sono quasi 2.000 le miglia di navigazione e più di 30 le tappe programmate.

Nell’edizione 2013 la Goletta Verde sbarca anche a Castellammare di Stabia, 17esima tappa del viaggio.
L’approdo è previsto sabato 27 luglio ore 17,30 presso il Porto di Castellammare, con ripartenza domenica 28 luglio alle ore 8.00. 

Ad accogliere l’equipaggio saranno presenti il sindaco Nicola Cuomo, L’Assessore all’Ecologia Nicola Corrado, il Comandante della Capitaneria di Porto Savino Ricco, la Lega Navale Italiana di Stabia, i soci del Circolo Legambiente StabiaeGragnano e i partecipanti del campo di volontariato di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie".

E’ prevista la visita a bordo e dalle ore 20.00 sarà possibile rivolgersi ai volontari di Goletta Verde presso il gazebo allestito nella Villa Comunale stabiese.

L'arrivo di Goletta è preceduto da un’equipe di biologi esperti che stanno effettuando già in questi giorni prelievi e analisi delle acque marine e foci lungo la costa stabiese da Via Alcide De Gasperi a Pozzano, per verificarne lo stato di salute.

Le analisi chimiche sono eseguite direttamente in sito con l’ausilio di strumentazione da campo. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nei laboratori mobili entro le 24 ore dal prelievo. I siti studiati verranno contrassegnati in base ai risultati come “Entro i limiti di legge”, “Inquinati” o “Fortemente inquinati” (http://www.legambiente.it/contenuti/mare/goletta-verde-2013-analisi).

Legambiente, inoltre, mette a disposizione di cittadini e turisti il servizio SOS Goletta che consente di inviare segnalazioni di situazioni di inquinamento del mare e dei laghi. Per lanciare l’SOS ci si può collegare a www.legambiente.it/sosgoletta o inviare un SMS o MMS al numero 346.0074114 con una breve descrizione del sito inquinato.


Per ulteriori informazioni
Link:
http://www.legambiente.it/contenuti/campagne/goletta-verde
http://golettaverdediariodibordo.blogautore.repubblica.it/2013/07/15/biologi-e-tecnici-al-lavoro-2/
http://www.legambiente.it/golettaverde#.Uef3idJ7JXE
Contatti :
Alessandro Aprea 3480316232
Valentina Cipriani 3925955627
Gloria Del Giudice 3205639260


martedì 16 luglio 2013

Riunione con l'Assessore all'Ambiente Nicola Corrado

Ieri, presso l'Asharam, si è tenuto un incontro informale con 
l'Ass. Corrado, volto a fissare una bussola di iniziative ed idee per orientare i nostri prossimi progetti. Sono stati toccati diversi temi, il Nord su cui puntare sarà un nuovo tentativo volto ad evitare la dispersione di bottiglie di vetro (presenti nonostante l'ordinanza anti-brindisi del sindaco Bobbio) e plastica in villa e sulla spiaggia, mediante la dislocazione di una rete di contenitori appositi. E' stata anche riproposta l'ipotesi di un vuoto a rendere, progetto che nonostante le difficoltà realizzative, per i risultati registrati nei luoghi in cui è adottato a regime, offre maggiori certezze sulla scommessa della sensibilizzazione dei cittadini al tema ecologico. Si è discusso anche dell'organizzazione delle giornate di attivismo ambientale per l'iniziativa "Puliamo Il Mondo" presso i boschi di Quisisana. L'Assessore all'Ambiente è stato notevolmente disponibile al confronto ed ha appoggiato con entusiasmo le nostre proposte. Speriamo di passare presto all'azione.




mercoledì 10 luglio 2013

Goletta Verde presenta i risultati del monitoraggio in Puglia


Fuorilegge 17 campionamenti su 30. Nelle province di Bari e Brindisi nessuna analisi è risultata positiva. 4 punti inquinati anche in provincia di BAT 
Legambiente: Situazione non più tollerabile, si intervenga subito per colmare il deficit di depurazione, garantire sicurezza ai cittadini e salvaguardare le splendide risorse naturali di questa regione

Oltre la metà dei campionamenti eseguiti in Puglia dai biologi di Goletta Verde è risultata “fuorilegge”. In ben 17 casi (corrispondenti per lo più alle foci di fiumi e ai canali), rispetto ai 30 punti monitorati lungo gli 865 chilometri di costa, è stata evidenziata una carica batterica al di sopra dei valori consentiti dalla legge e per quattordici di questi punti il giudizio è “fortemente inquinato”. Acque inquinate da scarichi non depurati adeguatamente con presenze di escherichia coli e enterococchi intestinali che contribuiscono non solo ad inquinare i fiumi e il mare, ma che mettono in pericolo la stessa salute dei cittadini. Sotto accusa ancora una volta le foci dei fiumi e dei canali, ma anche gli scarichi degli stessi impianti destinati alla depurazione dei reflui urbani, che dimostrano ancora una volta le criticità che toccano il sistema depurativo pugliese. Legambiente lancia dunque un appello a Regione e amministratori locali affinché si intervenga per risolvere con urgenza la questione della mala depurazione.

È questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la celebre campagna diLegambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che resterà in Puglia fino a giovedì 11 per verificare lo stato di salute del mare e delle coste. L’istantanea regionale sulle analisi dell’equipe di biologi di Legambiente, è stata presentata questa mattina a Bari, presso la sede di Legambiente Puglia, da Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, alla presenza di Angela Barbanente, vice presidente della Regione Puglia e Nicola Ungaro, Arpa Puglia.

I biologi di Legambiente da metà giugno stanno passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge e punti critici segnalati dai cittadini per scattare un’istantanea che consenta di verificare anche l’apporto inquinante che arriva dai fiumi. Proprio per questo preoccupa la situazione riscontrata in Puglia dove 17 campionamenti rispetto ai 30 realizzati sono risultati con un valore di carica batterica oltre i limiti consentiti.

«È un quadro, quello scaturito dalle analisi dei nostri biologi, che ci preoccupa, ma di certo non ci sorprende, vista la situazione di crisi in cui versa il sistema depurativo della regione Puglia che, nella tappa di Goletta Verde di Barletta, abbiamo illustrato dettagliatamente nel nostro dossier. In troppi punti le acque analizzate presentavano cariche batteriche oltre le soglie consentite dalla normativa – sottolinea Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente –A preoccupare non sono solo le foci dei fiumi e dei torrenti, ma anche gli scarichi degli impianti di depurazione. Anche le acque prelevate in questi punti, infatti, presentavano livelli allarmanti di inquinanti. Sulla depurazione si gioca una sfida importantissima non solo per questa regione, ma per l’intero nostro Paese. Alla mancanza cronica di impianti di depurazione, soprattutto da parte dei comuni dell’entroterra, si aggiunge anche il carico inquinante dei reflui non adeguatamente trattati dagli impianti in attività che spesso non riescono a gestire i picchi estivi: si tratta di una situazione davvero imbarazzante che va sanata una volta per tutte».

Ancora oggi il 23 per cento dei cittadini pugliesi, circa un milione di abitanti, scarica i reflui senza che questi vengano depurati. I 187 depuratori della regione hanno ancora problemi di funzionamento, criticità e questioni irrisolte che in alcuni casi rendono inefficace la depurazione. Tra questi ci sono ad esempio 11 vecchi impianti, tutti da dismettere, che rischiano di inquinare le acque sotterranee, scaricando direttamente in falda o ancora quelli con problemi nel funzionamento e i cui scarichi risultano non conformi, come certificano i dati Arpa (nel 2012 sono stati 52 quelli giudicati non conformi). La situazione più critica è nella BAT, dove i depuratori delle cittadine che danno il nome alla provincia sono risultati non conformi. Ma non sono gli unici grandi impianti a risultare non conformi, come dimostrano i superamenti dei limiti riscontrati in uscita dai depuratori di Bari Ovest, Foggia e altri tra i più grandi. Ci sono poi 10 impianti sottoposti a procedimento penale. E se a tutto questo si aggiungono anche gli scarichi abusivi non controllati e gli altri illeciti legati all’inquinamento del mare, il risultato è un quadro preoccupante che impone una svolta da parte delle istituzioni preposte per provare a vincere la sfida della depurazione in Puglia. A confermare la situazione emergenziale in cui si trova la Puglia, lo scorso giugno la Camera ha approvato la proroga dell’emergenza ambientale legata alla depurazione fino a fine 2013.

Sono gli stessi cittadini a chiedere che si intervenga seriamente per porre al più presto rimedio alla situazione. Anche in questa regione, residenti e turisti, sono preoccupati: lo testimoniano i tantissimi messaggi pervenuti al servizio “SOS Goletta” (attivato da Legambiente proprio per segnalare le criticità dei nostri mari). Su oltre cento segnalazioni, quaranta sono arrivate dalla Puglia.

È opportuno ribadire che Goletta Verde non assegna patenti di balneabilità, e quella scattata dai nostri biologi è un’istantanea che non può e non vuole sostituirsi alle analisi ufficiali effettuate dagli organi competenti. I risultati emersi, però, rappresentano non solo una denuncia della situazione, ma un monito affinché si intervenga per risolvere al più presto le criticità.

Questo il quadro provinciale delle analisi effettuate. In provincia di Barinessuno dei tre prelievi ha dato esito positivo. Fortemente inquinati i due campionamenti effettuati al porto del capoluogo regionale (nei pressi delle foci di scarico di Radice del molo Pizzoli e del Molo dei pescatori). “Fuorilegge” anche il prelievo effettuato alla foce di scarico del depuratore di Monopoli Nord.

Preoccupanti anche le analisi che interessano la provincia di Brindisi, a partire dal comune capoluogo dove i prelievi effettuati nei pressi della foce Canale Giancola, nell’omonima località, è stato giudicato “fortemente inquinato”. Stesso giudizio per i prelievi alla foce del Canale Infocaciucci in località Lindinuso di San Pietro Vernotico e del canale di scarico del depuratore in località Villanova di Ostuni, su via dei Pioppi. “Inquinato”, invece, il prelievo effettuato nel comune di Carovigno, in località Torre Guaceto, nei pressi della foce del canale Reale.

Tre i campionamenti effettuati in provincia di Foggia. L’unico punto nel quale è stata riscontrata la presenza di una carica batteriologica superiore a quella consentita, e giudicato “fortemente inquinato”, è stato quello eseguito nei pressi della Foce del torrente Candelaro nel comune di Manfredonia. Entro i limiti, invece, le analisi effettuate nei pressi della foce del torrente Carapelle in località Lido Rivoli/Foggiamare del comune di Zapponeta e alla foce del Canale Schiapparo, in località Lago di Lesina tra il comune di Lesina e Torre Mileto.

Sette i prelievi effettuati nella provincia di Barletta-Andria-Trani, quattro dei quali risultati “fuorilegge”. Fortemente inquinate sono risultate le acque campionate nei pressi della Foce canale (all’altezza dell'incrocio di via Luigi Di Cuonzo e Litoranea di Ponente) del comune di Barletta; della Foce del Canale Ciappetta/Camaggio in località Ariscianne, sempre di Barletta; della Foce canale sotto Villa Comunale (sbocco depuratore), all’incrocio del lungomare Colombo e piazzale Chiarelli del comune di Trani e dello sbocco del depuratore (campione prelevato sul lato destro della Torre) nel comune di Bisceglie, in località Torre Calderina. Entro i limiti di legge le analisi sulle acque prelevate a Margherita di Savoia (un campionamento nei pressi della foce del torrente Carmonisa, località Riserva naturale di Salina, l’altro nei pressi della foce Aloisa) e Molfetta (nei pressi della località Cala San Giacomo).

Sette anche i campionamenti effettuati in provincia di Taranto, due dei quali hanno presentato inquinanti oltre i limiti. Si tratta del prelievo effettuato nei pressi della Foce del fiume Lato, in località Romanazzi del comune di Palagiano (giudicato inquinato) e nei pressi del tubo di scarico del depuratore in località Marina di Pulsano (fortemente inquinato). Sempre nel comune di Palagiano, invece, è risultato nella norma il prelievo effettuato nei pressi della foce del fiume Lenne. Così come nella norma sono risultati gli altri prelievi nel capoluogo Taranto (Lido Bruno) e in provincia: a Massafra (località Patemisco nei pressi della Foce Fiume Patemisco); aPulsano (località La Fontana nei pressi della Foce Canale Trigna) e a Manduria(località Specchiarica, nei pressi della piaggia a metà strada tra Torre Colimena e San Pietro in Bevagna).

In provincia di Lecce, infine, dei sei campionamenti solo la metà presentava una carica batterica entro i limiti. Fortemente inquinati i prelievi effettuati nei pressi dell’insenatura di Torre Riccio, in località Canal del Rio, nel comune di Corsano, e nei pressi della foce dello scarico del depuratore a Porto Gaio di Gallipoli. Valori leggermente al di sotto dei precedenti, ma ugualmente sopra la soglia stabilita dalla legge, anche quelli riscontrati nel campione prelevato nei pressi della foce del canale di scarico sulla spiaggia di Marina di Leuca a Castrigliano del Capo(giudicato “inquinato”). Entro i limiti, invece, gli altri tre prelievi: a Otranto (località Laghi Alimini nei pressi della foce dee canale tra Lago Alimini Grande e il mare) a San Cataldo (località Vernole, nei pressi del canale di scarico) e a Porto Cesareo(località Torre Lapillo, nei pressi della foce canale di scarico).

«Il cattivo funzionamento dei sistemi di depurazione determina forti ripercussioni non solo dal punto ambientale ma anche dal punto di vista sociale ed economico che la Puglia non può più permettersi – dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – Le criticità evidenziate da anni sono risolvibili solo con l’intenzionalità e l’impegno tra tutte le parti chiamate in causa. Pretendiamo che la prossima stagione estiva sia indenne da questi problemi perché è fattibile e doveroso risolverli, a partire da subito, per garantire la salute dei cittadini, la qualità del mare e l’economia locale. La nostra regione in questi ultimi anni si è particolarmente distinta per azioni di sostenibilità e tutela ambientale; gode di splendide aree e parchi protetti, zone di pregio turistico. È per questo che chiediamo alla Regione e ai sindaci di lavorare in sinergia per risolvere al più presto anche le criticità legate ad un sistema un sistema di depurazione obsoleto, laddove esistente, e non più in grado di gestire il carico di reflui urbani che vi arriva soprattutto d’estate».

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è Main Partner della storica campagna estiva di Legambiente. «La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione» spiega Antonio Mastrostefano, responsabile Comunicazione del COOU. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. «Se eliminato in modo scorretto - continua - questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche». A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. Nel 2012 in Puglia, il Consorzio ha raccolto 8.348 tonnellate di oli lubrificanti usati, 3mila delle quali in provincia di Bari.



RICORDIAMO CHE IL 27 LUGLIO GOLETTA VERDE SARA' A CASTELLAMMARE DI STABIA!



lunedì 8 luglio 2013

SCEGLI IL TURISMO PROMOSSO DA LEGAMBIENTE

Legambiente, l’associazione ambientalista più diffusa in Italia, ha lanciato nel 1997 l’etichetta ecologica (ecolabel) “Consigliato per l’impegno in difesa dell’ambiente”. Questo marchio di qualità contraddistingue le strutture ricettive (hotel, camping, agriturismi, ostelli per la gioventù, residence, B&B) di zone costiere, aree interne, città d’arte, parchi naturali e altre strutture turistiche che adottano misure per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e per promuovere il territorio circostante.

L’obiettivo generale della proposta di Legambiente Turismo è quello di alleggerire e/o contenere il carico sul territorio riducendo l’impatto ambientale sul turismo; favorire vacanze più consapevoli e ricche di qualità e comfort; coinvolgere gli operatori locali e i turisti in una scelta duratura e consapevole.

Questi i principi guida:
valorizzare la qualità , cogliendo la specificità del settore turistico e la sua articolazione in strutture piccole e qualificate che sono una ricchezza apprezzata sempre più dalla clientela;
estendere l’uso razionale delle risorse naturali; sostenere la mobilità collettiva e leggera; la sicurezza degli alimenti, ma puntare anche sulle specificità del territorio (che spesso sono il motivo del viaggio), ed i prodotti tipici, i beni artistici, culturali e ambientali del luogo;
valorizzare la diversità delle situazioni per evitare scelte troppo centralizzate e l’eccessiva omogeneizzazione dei contenuti;
coinvolgere attivamente i soggetti partecipanti nel definire metodi, procedure, criteri e misure (azione necessaria per conseguire un miglioramento reale della qualità ambientale del settore turistico).

I rapporti tra i partner che partecipano ai vari progetti locali sono disciplinati da specifici protocolli d’intesa. In ognuno di questi accordi, imprenditori turistici, Enti locali e Legambiente Turismo si impegnano a svolgere i loro ruoli istituzionali: i rappresentanti degli imprenditori selezionano le aziende e le tutelano; Legambiente Turismo stabilisce gli obiettivi generali, definisce ogni anno con gli aderenti le misura da adottare e controlla il rispetto degli impegni obbligatori; gli Enti locali – anch’essi partner di numerosi accordi – si impegnano a migliorare la gestione dei servizi e la vivibilità della destinazione. Negli accordi dove non vi sono partner pubblici locali, le parti si impegnano ad intervenire con azioni congiunte verso le autorità pubbliche e le aziende di servizio.

Cerca le strutture turistiche per località

CLICCA QUI!. Potrai poi restringere la selezione per provincia o comune, o filtrare le strutture per caratteristiche (dall’offerta di prodotti bio all’accessibilità per disabili, dalle lingue parlate al tipo di destinazione).

Di ogni struttura potrai vedere, oltre ad una descrizione generale, le caratteristiche ed i recapiti

Festambiente, dal 9 al 18 agosto, 10 concerti da non perdere

Artisti eccezionali, buon cibo, spazi dedicati ai più piccini, comnmercio equo e solidale. E molto di più. Vi aspettiamo nel cuore della maremma per tutta un'altra festa!



Un quarto di secolo all'insegna della musica e dell'ecologia. Festambiente, il Festival di Legambiente, riapre i battenti dal 9 al 18 agosto 2013, a Rispescia (Grosseto) con un cartellone di concerti imperdibili che ospita artisti di grande spessore. Pino Daniele taglierà il nastro d'inaugurazione il 9 agosto, mentre il 10 spazio al cantautorato moderno di Daniele Silvestri. Il ritmo surreale e magnetico dell'ultimoMax Gazzè sarà sul palco l'11 agosto. Il 12 Francesco De Gregori, mentre il 13 l'intrigante musica di Giovanni Allevi e il 14 l'allegria di Goran Bregovic. A Ferragosto Notte Bianca dedicata ai giovani con più gruppi emergenti a suonare fin dal pomeriggio, mentre la sera Marta sui Tubi e Teatro degli Orrori si succederanno sul palco. Venerdì 16, richiesto a gran voce dal pubblico del web in risposta ai nostri sondaggi (Chi vuoi a #Festambiente?), suonerà Niccolò Fabi, mentre la voce sensuale e soul di Mario Biondi segnerà la notte del 17 agosto. A chiudere la kermesse sarà infine la voce magica di Malika Ayane il 18 agosto per la Notte a Colori dedicata all'integrazione.

Vi segnaliamo ancora due serate interessanti: la Notte Bianca del 15 agosto, dedicata ai giovani, e la Notte a Colori del 18 agosto dedicata all'integrazione. Il 15 agosto, dal pomeriggio, suoneranno per la Notte Bianca vari gruppi emergenti in varie zone della festa fino ai concerti dei Marta sui Tubi (dalle 22,30) e de Il Teatro degli Orrori (dalla mezzanotte) e dopo le 00,30 l'ingresso sarà gratuito. La Notte a Colori, che sarà anche la serata di chiusura dell'evento, sarà dedicata all'integrazone con attività, conferenze, teatro e piatti etnici nei vari punti ristoro. non è finita qui. Ottimo cibo bio, spazi dedicati a più picini, commercio equo e solidale, momenti di approfondimento culturale, cinema. Scarica subito il programma completo di fetambiente su www.festambiente.it

Vuoi trovare una sistemazione per passare qualche giorno a Festambiente?

giovedì 4 luglio 2013

PETIZIONE ONLINE : DAI IL TUO CONTRIBUTO!

Parte la raccolta firme "Chi inquina paga, chi produce meno rifiuti deve risparmiare". Chiediamo una tassa equa che premia i comportamenti virtuosi. FIRMA ON LINE



VAI ALLA PETIZIONE


lunedì 1 luglio 2013

BELLEZZE NATURALI A PORTATA DI ...PIEDE!

Basta spostarsi di pochissimo, per trovare quasi dietro l'angolo uno degli angoli di paradiso per cui essere invidiati da tutto il mondo  : IL SENTIERO DEGLI DEI