mercoledì 24 febbraio 2016

Articolo tratto da "Il Gazzettino VESUVIANO" - 24 Febbraio 2016

Intervenuto nel corso dell'evento il soprintendente Massimo Osanna

Castellammare: una firma blocca la rinascita del patrimonio archeologico
"Il nostro progetto è quello di creare un sistema museale che colleghi il Palazzo reale di Quisisana al Castello di Lettere. Il primo accoglierebbe i reperti archeologici dell'antiquarium, il secondo ospiterebbe un museo medieovale"

24 febbraio 2016  -  Carmine Iovine


Il direttore generale della Soprintendenza di Pompei, il professore Massimo Osanna, ha incontrato a Castellammare le associazioni ed i comitati impegnati per la promozione del patrimonio archeologico di Stabiae. “Cambiare con la cultura: valorizzazione e futuro del Palazzo reale di Quisisana e degli scavi di Stabiae” il tema dell’incontro – aperto alla cittadinanza – tenutosi il 23 febbraio, presso la sala Ruccello del cinema Montil. Un’occasione per fare il punto sui progetti di sviluppo del sistema archeologico stabiano, a cominciare dalla creazione del polo museale presso la Reggia di Quisisana.
Sono stati molti gli spunti offerti dal Soprintendente Osanna che, fin dall’inizio del suo incarico, ha dimostrato grande attenzione per Stabiae. Il dibattito, moderato dal giornalista Antonio Ferrara (presidente del comitato Scavi di Stabia), ha affrontato anche questioni come la nascita della scuola nazionale di archeologia, la tutela delle ville di Varano ed il potenziamento dei servizi al pubblico, anche in chiave di rafforzamento dell’offerta turistica di Castellammare di Stabia e del suo collegamento con il sistema pompeiano.


“La zona archeologica di Varano, seppur protetta da vincoli urbanistici, negli ultimi decenni è stata devastata dall’abusivismo edilizio – ha dichiarato Osanna – in questo momento, oltre a progetti di sviluppo, siamo innanzitutto impegnati nel difendere l’area archeologica. Dobbiamo mantenere i vincoli urbanistici, difendendo le zone ancora non ancora aggredite dall’ abusivismo. Gli abusi edilizi hanno irrimediabilmente compromesso un patrimonio unico. Le ville di Varano, circondate da giardini  e parchi, erano immerse nella natura. Dobbiamo preservare quel poco che è rimasto e difendere quello che è stato finora salvato. Per questo ci stiamo opponendo con forza a tutte le richieste di limitare i vincoli”.
Il tema principale della serata resta tuttavia quello della creazione del museo presso la Reggia di Quisisana. L’antiquarium – stipato negli scantinati della scuola media in via Marco Mario – è  chiuso al pubblico dal 1997 per inagibilità. Una collezione che conta circa otto mila reperti sommersi dalla polvere e rovinati dall’umidità. “Il progetto per trasferire i reperti dell’antiquarium alla Reggia di Quisisana sarebbe eseguibile in pochi mesi. Dal ministero sono stati stanziati circa due milioni di euro per la creazione di un polo museale. Noi ce la stiamo mettendo ma se il comune di Castellammare non ratifica l’accordo di convenzione con la Soprintendenza, il progetto non può partire. La convenzione prevede la concessione in comodato d’uso di alcuni spazi del palazzo reale. Con la precedente amministrazione eravamo a buon punto, avevo persino portato all’ex sindaco una bozza di convenzione. La fine della consiliatura ha provocato una ulteriore sospensione e ora stiamo dialogando con il commissario prefettizio. La speranza è che si possa concludere questo procedimento prima della fine del governo commissariale perché se ciò non avvenisse il rischio è di un nuovo lungo slittamento”.

Una situazione a dir poco incredibile. Un progetto, quello della creazione del museo archeologico presso la Reggia di Quisisana, finanziato e praticamente pronto per partire ma bloccato da una “semplice” convenzione di comodato d’uso.  Le lungaggini di Palazzo Farnese, prima di Nicola Cuomo e ora del Commissario prefettizio non si spiegano. O meglio quelle di Nicola Cuomo non si spiegano, quelle del Commissario sono più comprensibili. E’ probabile infatti che il commissario non voglia prendere una decisione così importante alla vigilia delle elezioni. Una decisione forse di natura troppo “politica” per un governo commissariale.
Eppure il commissario Vaccaro ha dimostrato in queste settimane di essere molto sensibile alle richieste dei cittadini e delle associazioni ed in effetti, probabilmente, gli unici che potrebbero convincerlo a firmare la convenzione sono proprio loro: i cittadini. Proprio per questo nei prossimi giorni le associazioni protocolleranno una lettera con la quale si chiederà al commissario di fare il possibile per velocizzare la procedura e concludere – prima delle elezioni – la convenzione con la Soprintendenza.
Creare un museo a Quisisana avrebbe molte conseguenze positive, in primis dal punto di vista occupazionale e dello sviluppo turistico del territorio. Il vero obiettivo sarebbe infatti quello di creare una rete con gli altri siti di rilevanza archeologica del comprensorio. A tal proposito il soprintendente Osanna ha comunicato in anteprima l’idea di realizzare un museo medieovale all’interno del Castello di Lettere. Progetto già discusso con il sindaco di Lettere, Sebastiano Giordano. Un polo museale che potrebbe collegare Castellammare (Quisisana-Varano) a Lettere, magari coinvolgendo  altre zone di grande interesse storico-archeologico come la Valle dei Mulini di Gragnano o la chiesa di Pino di Pimonte.
Il colmo, tuttavia, sarebbe se partisse prima il progetto di Lettere, ancora da strutturare e finanziare, rispetto a quello di Quisisana già progettato da anni e persino finanziato dal Ministero.

Carmine Iovine

domenica 21 febbraio 2016

Assemblea mensile del Circolo Legambiente Woodwardia - 21 Febbraio 2016

Stasera, domenica 21 febbraio 2016, ci sarà l'Assemblea mensile del Circolo Legambiente Woodwardia alle ore 19.30, presso "Spazio per tutti" salone antistante la Parrocchia del Carmine di Castellammare di Stabia, Via del Carmine.

Odg: 
- Proposta attività; 
- Discussione attività di pulizia Valle dei Mulini;
- Aggiornamento iniziative "verso il 21 marzo";
- Tesseramento 2016;
- Varie ed eventuali.

L'assemblea è aperta a tutti, solo i soci avranno eventualmente diritto al voto.

Per le associazioni ed i singoli che vogliono contribuire alla gestione del mulino "Porta di Castello di Sopra" presso la Valle dei Mulini, si comunica la presenza anche di Giuseppe Di Massa - socio onorario del circolo Legambiente e presidente del centro di cultura Alfonso Maria Di Nola - a cui poter lasciare il contributo annuale di gestione.


lunedì 15 febbraio 2016

L'oceano Pacifico è morto

Sta facendo il giro del mondo, sui media di lingua inglese, il racconto struggente, tragico e a suo modo poetico di un marinaio, Ivan Macfadyen (foto), che ha ripetuto la traversata del Pacifico effettuata dieci anni fa. Allora fra l’Australia e il Giappone bastava buttare la lenza per procurare pranzo e cena succulenti. Stavolta in tutto due sole prede. Dal Giappone alla California, poi, l’oceano è diventato un deserto assoluto formato da acqua e rottami. Nessun animale. Non un solo richiamo di uccelli marini. Solo il rumore del vento, delle onde e dei grossi detriti che sbattono contro la chiglia. Il racconto di Ivan Macfadyen, vecchio marinaio col cuore spezzato dopo 28 giorni di desolata navigazione nel Pacifico, è stato raccolto dall’australiano The Newcastle Heralded è stato variamente ripreso da decine e decine di testate, tutte in inglese. Macfadyen ha navigato con il suo equipaggio a bordo del Funnel Web sulla rotta Melbourne -Osaka – San Francisco. Dice di aver percorso in lungo e in largo gli oceani per moltissimi anni, dice di aver sempre visto uccelli marini che pescavano o che si posavano sulla nave per riposarsi e farsi trasportare. E poi delfini, squali, pesci, tartarughe… Stavolta nulla di tutto ciò: nulla di vivo per oltre 3.000 miglia nautiche. Unica apparizione, poco a Nord della Nuova Guinea, quella di una flotta per la pescaindustriale accanto ad una barriera corallina. Volevano solo il tonno, tiravano e ributtavano in mare – morta – ogni altra creatura marina. 

lunedì 8 febbraio 2016

VALLE DEI MULINI, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

VALLE DEI MULINI, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Oggi ennesima pulizia nell'alveo del torrente Vernotico, Valle dei Mulini, (a breve le foto). Abbiamo pulito una parte dell'alveo nei pressi del mulino "Porta di Castello di Sopra". Qualcosa comincia a muoversi dal punto di vista istituzionale-politico sia locale che regionale (seguiranno aggiornamenti) ma la situazione, figlia di 60anni di scempio, è molto complessa. Basti considerare la presenza di decine di scarichi fognari e di grandi quantità di rifiuti solidi di ogni tipo scaricati nel torrente. Dal nostro punto di vista è il momento buono per insistere, per tre motivi: 1) Negli ultimi tre anni sono state organizzate molte iniziative per il recupero della Valle, su tutte le ultime due iniziative di puliamo il mondo, questo ha portato una consapevolezza maggiore del problema; 2) E' in atto il restauro di due strutture: una ad opera di un pastificio, di un rudere all'ingresso della Valle che sarà adibito a centro enogastronomico; l'altra è quella del mulino porta di Castello di sopra, condotta da cittadini ed associazioni. 3) ormai siamo nel 2016 è una situazione ambientale di questo tipo, in un posto naturalistico come la Valle è diventata INTOLLERABILE. AIUTATECI A RISTRUTTURARE IL MULINO PORTA DI CASTELLO DI SOPRA ll mulino e lo spazio antistante, di proprietà privata, sono stati affidati dai proprietari, in comodato d'uso gratuito decennale, al "centro di cultura e storia Alfonso Maria Di Nola". Il progetto di recupero strutturale, che prevede il restauro del mulino e la messa in funzione del sistema molitorio per finalità didattiche, è sostenuto grazie alle donazioni di privati e ai contributi delle associazioni partecipanti. Fatto importante e non scontato: il progetto di restauro è stato approvato dalla Soprintendenza (progetto scritto da professionisti architetti volontari). Fino ad ora abbiamo effettuato diverse pulizie, la messa in sicurezza della struttura, la staccionata in legno, la sanificazione interna con calce viva ed altri lavoretti. Nei prossimi giorni sarà installato un portone in legno. Siamo sulla giusta strada ma restano tanti altri lavori da fare e le spese sono davvero tante (su tutte l'impermeabilizzazione della struttura). Il mulino sarà utilizzato per fini didattici e per creare un punto di riferimento anche turistico. Diventerà poi rifugio di associazioni come il Cai e Legambiente. Magari potrebbe diventare anche un rifugio naturalistico per il birdwatching e catalogazione della vegetazione. L'obiettivo principale è renderlo un simbolo di archeologia industriale, ripristinando l'antico funzionamento ad acqua. Il metodo è dunque quello aprirsi alla collaborazione di quante più persone e realtà associative diverse, anche al di fuori del territorio gragnanese. Il contributo annuale per le associazioni è di 30 euro. Con questa cifra simbolica qualsiasi associazione, comitato, gruppo scout, anche scuole, entra a far parte nella gestione del bene e può organizzare iniziative usando lo spazio ed il mulino (nel rispetto di un regolamento interno). Contiamo inoltre nel sostegno dei singoli e soprattutto delle aziende: il contributo in questo caso è libero. Le donazioni saranno rendicontate e sarà rilasciata una ricevuta. Contestualmente grazie al comitato degli Amici della Valle dei Mulini, nei prossimi mesi organizzeremo una serie di iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza in particolare dei più piccoli. Il circolo Legambiente Woodwardia invece sta preparando un dossier sulla situazione inquinamento. Per info sul mulino e sul progetto di restaturo: potete contattare il presidente del centro di cultura 
Giuseppe Di Massa: dimassagiuseppe@yahoo.it 

SOSTENETECI E' IMPORTANTE





lunedì 1 febbraio 2016

COMUNICATO STAMPA CIRCOLO LEGAMBIENTE WOODWARDIA

Valle dei Mulini è emergenza inquinamento: scarichi fognari, discariche di amianto e carogne di animali 


Gragnano 30 gennaio 2016

Individuata una vera e propria discarica, costituita da sversamenti di rifiuti di ogni tipo. Una stagione con scarse piogge ha fatto retrocedere la fitta vegetazione riportando alla luce una unica immensa discarica che va dall’ingresso della Valle al borgo medievale di Castello. Dalle 8.30 alle 13.00 un gruppo di volontari ha effettuato il recupero di una parte dei rifiuti: depositi di amianto, pneumatici, pezzi di asfalto, materiale di risulta edile, carrozzeria di auto, televisori, cassette di plastica. I rifiuti sono stati raccolti tra rovi e fitta vegetazione, accumulati e poi tirati su a mano con l’ausilio di corde. Raccolti circa quindici sacchi neri di materiale indifferenziato, otto pneumatici, un monitor a tubo catodico e quattro carogne di ovini avvolte all’interno di sacchi di plastica. Allertati la polizia municipale e l’Asl, accorsi sul posto per accertamenti.

La nostra associazione, il circolo Legambiente Woodwardia, dal 2011, anno della sua costituzione, svolge attività di promozione e tutela della Valle dei Mulini. Supportati dal comitato di cittadini ed associazioni “Gli Amici della Valle dei Mulini” – di cui facciamo parte – abbiamo organizzato diverse attività di pulizia e sensibilizzazione della cittadinanza. Ricordiamo le ultime due edizioni della campagna “Puliamo il Mondo” 2014 e 2015 a cui hanno partecipato centinaia di volontari. La Valle dei Mulini rappresenta un patrimonio straordinario dal punto di vista storico-archeologico e naturalistico per l’intero comprensorio. Siamo convinti che attraverso l’impegno di tutti si possa giungere alla riqualificazione del luogo. Una prova del fatto che questa nostra convinzione non sia un’utopia è ad esempio il progetto di restauro di uno degli antichi mulini, affidato in comodato d’uso al centro di cultura “Alfonso Maria Di Nola”. Tale progetto è attualmente in corso d’opera e vede la partecipazione attiva di numerosi cittadini volontari. Negli ultimi tempi abbiamo dunque partecipato al nascere di una volontà collettiva intenzionata a recuperare l’area ed il suo valore. Ciò premesso, CONSIDERATA l’incredibile situazione degli sversamenti di rifiuti osservata oggi, CONSIDERATA la presenza di almeno sette scarichi fognari provenienti dalle frazioni alte e che attualmente sversano nel torrente Vernotico RITENIAMO che si è dinanzi ad una gravissima EMERGENZA ambientale, di livello e portata nazionale. Con rammarico constatiamo che il nostro impegno per il recupero della Valle risulterà vano in assenza di una BONIFICA completa e permanente dell’area. CHIEDIAMO pertanto l’intervento della Regione Campania e del Ministero dell’Ambiente al fine di risolvere tale problematica. 

CIRCOLO LEGAMBIENTE WOODWARDIA