sabato 4 gennaio 2014

Peggioramento dello stato di inquinamento del torrente Vernotico

Il giorno venerdi 3 gennaio dell’ anno 2014 il circolo Legambiente Woodwardia, operante presso i comuni di Gragnano e Castellammare di Stabia, denuncia un nuovo e preoccupante acuirsi dell’ inquinamento del torrente Vernotico.
Il Vernotico - corso d’acqua che nasce sul versante napoletano dei Monti Lattari e che sfocia a Castellammare di Stabia ( zona lungomare) - negli ultimi mesi è colpito , OLTRE che dai soliti depositi di rifiuti ( in particolare residui di lavorazione edile, amianto, scarti di lavorazione tessile etc.) e dal solito fenomeno di scarichi liquidi di origine fognaria ( inquinamento urbano provocato dall’assenza di adeguato allacciamento alla rete fognaria dei comuni interessati) , ANCHE da un crescente fenomeno di scarichi liquidi di colorazione varia e di origine al momento sconosciuta. All’ inizio del mese di dicembre gli scarichi – da noi e da privati cittadini denunciati alla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, ai VV.UU di Gragnano , al comando dei Carabinieri di Gragnano e Castellammare di Stabia , alla Polizia Provinciale, all’ Arpac – resero le acque del torrente addirittura di colore “azzurro”, episodio che determinò l’ interessamento dei media e una motivata preoccupazione da parte della cittadinanza.
A distanza di circa un mese da quell’ episodio, ricevuta comunicazione dell’avvio di indagini da parte della Procura competente, ci ritroviamo quest’oggi a segnalare un ulteriore, gravissimo peggioramento della situazione, con scarichi – segnalati nuovamente alle autorità di cui sopra – di colore nero e dall’ odore pungente. Il caso specifico , oltre a rappresentare una grave situazione di inquinamento ambientale in zone rientranti nel parco Regionale dei Monti Lattari , coinvolge direttamente anche il problema del disinquinamento del golfo di Napoli e precisamente del litorale sorrentino-stabiese essendo il Vernotico , la principale fonte di inquinamento subito dopo quella costituita dal fiume Sarno.
Circa la fonte dell’ inquinamento ( che probabilmente determina gravi danni anche alla salute umana), non dimenticando la presenza degli scarichi fognari di origine urbana summenzionati, riteniamo che essa sia da individuare presso la zona di congiunzione a monte tra i comuni di Gragnano e Pimonte. Nello specifico, sono numerosi gli indizi ( segnalati alle autorità competenti) che ci portano ad individuare le cause del fenomeno in sversamenti illegali ad opera di attività agricole e/o di lavorazione tessile posti nella zona summenzionata, fermo restando la possibilità che essi siano anche provocati da autobotti che ,con l’avallo di persone del luogo, scaricano in loco sostanze provenienti da altri territori.

Con la presente invitiamo la cittadinanza dei comuni di Pimonte, Gragnano e Castellammare di Stabia ad attivarsi e collaborare con le forze dell’ ordine per segnalare fenomeni di inquinamento o azioni sospette.
Invitiamo altresì gli organi di stampa ed i media locali a puntare i riflettori sulla vicenda.
Nella speranza che le autorità competenti si attivino con convinzione,
invitiamo tutti i soggetti citati ad alzare il livello di attenzione sul fenomeno.

Circolo Legambiente Woodwardia

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