venerdì 21 febbraio 2014

L'Italia frana, il parlamento condona

L'abusivismo edilizio compromette l'equilibrio dei territori e mette in pericolo l'incolumità dei cittadini. Basta alibi, il cemento illegale va demolito


L’abusivismo edilizio rappresenta un’autentica piaga nazionale, prospera indisturbato da decenni e non conosce crisi. Abbiamo occupato le coste, i letti dei fiumi, i pendii delle montagne, senza pensare, non solo al danno paesaggistico, ma nemmeno al pericolo di realizzare case, terrazze, alberghi, scuole, uffici in aree dove non si dovrebbe nemmeno piantare una tenda da campeggio. In questi anni abbiamo assistito a frane, alluvioni, esondazioni che hanno spazzato via pezzi di territorio, case, beni culturali, molto spesso anche vite umane. Ma, come se nulla fosse, si continua a costruire illegalmente. Secondo il Cresme nel 2013 sarebbero stati costruiti 26mila immobili fuori legge. il 2013 e' stato anche un anno denso di tentativi per approvare in Parlamento un nuovo condono mascherato sotto le forme più diverse. Dopo varie prove respinte al mittente, un mese fa è stato approvato il ddl Falanga: introduce una tale lista di priorità cui rifarsi prima di arrivare alla demolizione degli immobili abusivi, che, di fatto, verrà incoraggiato nuovo cemento fuori legge e ostacolato il ripristino della legalità. Meritiamo una classe politica più lungimirante che lavori nei veri interessi dei cittadini. Il cemento illegale offende il paesaggio italiano, toglie sicurezza, dignità e bellezza al nostro Paese. 


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