martedì 31 maggio 2016

Le associazioni chiedono ai candidati l’adesione alla carta di Pisa

Il nuovo consiglio comunale dovrebbe approvare il codice etico entro i primi cento giorni dall'insediamento

di Giovanni Luigi Donnarumma

La sera del 29 maggio, il coordinamento di associazioni costituito dalla Casa della Pace e della Nonviolenza, dal presidio stabiese di Libera, dal circolo Legambiente Woodwardia e da Gli Amici della Filangieri, ha incontrato le altre associazioni cittadine, presso il bene confiscato alla criminalità organizzata “Asharam Santa Caterina”, presentando un documento comune contenente una serie di proposte sottoposte anche all’ attenzione dei candidati sindaco. Dopo la richiesta – effettuata nei giorni scorsi da Libera di presentare i casellari giudiziali- le associazioni che hanno sede operative all’Asharam presentano una serie di proposte concrete su alcune tematiche specifiche: lotta alla corruzione alle illegalità; pace e diritti; ambiente e promozione del territorio; mobilità sostenibile e per le quali si chiede l’impegno concreto dei candidati a farle proprie una volta eletti.



Al primo posto dell’elenco di proposte c’è l’adesione alla “Carta di Pisa” un codice etico per gli amministratori locali: «In questi giorni abbiamo incontrato i cinque candidati sindaco, a cui abbiamo lasciato un documento con una serie di proposte concrete da sottoscrivere. Riteniamo che l’adesione alla carta di Pisa, rappresenti la sintesi perfetta delle nostre richieste, e sia una condizione imprescindibile affinché la futura amministrazione comunale si distingua nella lotta contro la corruzione e l’influenza della criminalità organizzata. La Carta, conosciuta anche come “Carta di Avviso Pubblico”, è un codice che individua precisi comportamenti da seguire, prevedendo anche delle sanzioni, su una serie di questioni specifiche (ad esempio: trasparenza, conflitto d’interessi, clientelismo, esercizio delle competenze discrezionali).

La Carta di Pisa, ormai approvata ed applicata da numerosi comuni italiani, rappresenta un valido tentativo di formulazione di una politica anticorruzione proveniente dal basso nonché un’opportunità per gli amministratori locali onesti che intendono rafforzare la barriera contro il dilagare di nuove forme di illegalità. Mafie e corruzione sono una minaccia seria, concreta e attuale per la democrazia italiana, sia a livello nazionale che locale. Lo attestano una serie di indicatori, tra i quali possiamo menzionare i più di duecento decreti di scioglimento di enti locali per infiltrazione mafiosa emanati dal 1991 ad oggi. Approvare un tale codice significherebbe mettere un freno ai quei comportamenti che, all’interno dell’apparato comunale, costituiscono il terreno fertile per l’illegalità e di riflesso dell’ingovernabilità che purtroppo attanagliano da troppo tempo la nostra città. Fino ad ora tutti i candidati sindaco hanno aderito informalmente alle nostre proposte, aspettiamo l’adesione formale con la firma al documento entro il 3 giugno».



Tra le altre proposte presentate ci sono la costituzione di un assessorato dedicato alla Pace, la creazione di uno sportello informa migranti, l’introduzione della figura del consigliere comunale straniero aggiunto. Alle proposte inerenti i diritti civili, si aggiungono quelle riguardanti l’educazione ambientale e la promozione del patrimonio archeologico: la creazione di orti sociali; la costituzione di uno sportello ambiente e legalità; la predisposizione di un circuito pedonale archeologico. Tra le varie proposte ci sono anche quelle riguardanti la mobilità sostenibile, come la riconsegna a titolo di comodato d’uso del porticato del Palazzetto del mare al fine di ricostituire la ciclofficina popolare; l’installazione di rastrelliere ed il completamento della pista ciclabile a via Alcide De Gasperi; istanze queste ultime presentate da Gli Amici della Filangieri, organizzatori dell’iniziativa aperta alla cittadinanza, denominata “Parola alle associazioni”, svoltasi ieri sera, 29 maggio, all’Asharam Santa Caterina e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di quindici associazioni cittadine, tra il pubblico presenti anche tre candidati sindaco: Antonio Pannullo, Vincenzo Amato e Salvatore Vozza.

«E’ stata un’importante occasione di confronto con le altre associazioni, con le quali condividiamo la necessità di creare una sinergia fattiva. Proprio a questo servirebbe la riformulazione del forum civico delle associazioni, uno strumento che non è mai funzionato – dichiara Aldo Ivano Iezza presidente de Gli Amici della Filangieri- abbiamo contribuito anche noi a formulare l’elenco di proposte concrete rivolte ai candidati e predisposto dal coordinamento delle associazioni dell’Asharam, di cui facciamo parte. L’obiettivo è ridurre la distanza tra le realtà associative e l’amministrazione comunale».

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