lunedì 28 maggio 2012

Escursione Valle dei Mulini - Castello - Chiesa di Pino

sabato 2 giugno 2012

dalle 9.30 fino a 18.30
Organizzazione : circolo Legambiente Woodwardia

Raduno : ore 9,15
dove : piazza Aubry (Gragnano)
partenza : ore 9,45
Arrivo a Castello : ore 12,00

II Parte ) Partenza per Pino : ore 12,20
Arrivo a Pino : ore 14,30
Pranzo : pic nic fino alle 16,30
Rientro a piazza Aubry : ore 18,30

L' itinerario è diviso in due parti, la prima parte passeggiata , la seconda escursione:

  • I Parte ( passeggiata) - arriveremo al borgo medievale di Castello attraversando la Valle dei Mulini. Giungeremo a Castello per le ore 12, qui deciderete se fermarvi oppure proseguire per Pino. La passeggiata sarà arrichita da spiegazioni sulle origini e sulla storia della Valle dei Mulini.
  • II Parte ( escursione) - Giunti a Castello , dopo una breve sosta per mangiare uno spuntino, inizierà l'escursione per arrivare alla chiesa medievale di Pino.
Arrivo previsto alle ore 14,30 , sosta con pic nic fino alle 16,30.

Abbigliamento per chi farà solo la prima parte : cappellino, borraccia, scarpe comode.

Abbigliamento per chi farà anche la seconda parte : cappellino, due borracce , SCARPE DA TREKKING, protezione solare, tshirt di ricambio, frutta, pranzo a sacco, tovaglia per pic nic.


 IMPORTANTE : scarpe da trekkin necessarie. ma soprattutto alla Chiesa di Pino non ci saranno fontane quindi portate due borracce a testa da riempire lungo il percorso!


Partecipazione : possono partecipare tutti dai 5 anni in su. La passeggiata è gratuita, accesso libero, non occorre prenotazione

L' itinerario è molto suggestivo e ricco di storia

info storiche :

(Valle dei Mulini) In pieno centro storico, proprio dietro il campanile della chiesa del Corpus Domini, parte la strada della Valle dei Mulini, l'antica mulattiera, oggi lastricata in cubetti di pietra lavica, che conduceva ad Amalfi sin dal medioevo. Lungo il torrente Vernotico, che la strada costeggia, erano attivi fino al secolo scorso 25 mulini ad acqua per la macina del grano. I più antichi documenti riguardanti le autorizzazioni a costruire i mulini sono del 1266 e del 1272. (Castello)Il castello fu edificato verso il X secolo[2], in un luogo dove probabilmente prima sorgeva un oppidum romano[3], dagli Amalfitani, per lo stesso motivo per cui avevano costruito il vicino castello di Lettere, ossia quello di difendere il territorio del loro ducato da possibili incursioni da parte dei Longobardi e dei Normanni, che minacciavano dal golfo di Napoli[1]. Secondo un'altra ipotesi invece, il castello potrebbe essere stato costruito nel 1075 da Roberto il Guiscardo, un principe normanno, che per diversi anni era riuscito ad impossessarsi di alcuni territori degli Amalfitani[3]. I primi documenti in cui viene fatto chiaro riferimento al castello risalgono al 1077, quando nel Codice Amalfitano, la struttura è descritta come nel pieno delle sue potenzialità; nel XIII secolo raggiunse l'apice del suo splendore, diventando il centro politico e religioso di Gragnano[3], con la sede dell'arcipretura e di una chiesa[1]. Con la caduta del ducato di Amalfi il castello perse la sua funzione difensiva ed il borgo che si era creato al suo interno andò pian piano a spopolarsi, soprattutto con lo spostamento a valle delle maggiori attività commerciali: tuttavia ancora oggi diverse centinaia di persone risiedono nel borgo, che ha mantenuto in parte il suo aspetto medievale[1].
( Chiesa di Pino)La Repubblica amalfitana, intuendo l’importanza strategico – militare della collinetta di Pino, fece fortificare il “Castrum Pini”, trasformandolo da semplice torre in castello inespugnabile a difesa del territorio. Ciò consentiva il controllo di tutta la Conca e si dimostrò valido centro di difesa, quando agli inizi dell’ XI secolo schiere di Longobardi invasero il territorio rendendo incoltivabili le terre di pertinenza del castello. Solo successivamente con le incursioni saracene, sembra fu fatto erigere il castello di Gragnano per rafforzare la linea di difesa.

Attorno al Castello di Pino, cinto di solide mura, guardiole e torricelle, costruirono le loro residenze numerose famiglie, in cerca di maggiore sicurezza, una di queste, la famiglia D’Angillano, edificò (su di una presistente cappella, alla quale si accedeva tramite una scala) nel 1317, la magnifica Chiesa di Santa Maria del Pino, un gotico a tre navi con astrico antico, gravemente danneggiata dal sisma del 1931 e, soprattutto dal quello del 1980. Su tutta la collinetta sono ancora oggi sparsi resti delle antiche costruzioni abbandonate, oltre a ruderi di chiese abbandonate da secoli un tempo mete di numerosissimi pellegrinaggi (quella di san Giacomo, di Santa Barbara, di Santa Margherita e più su quella del Salvatore a Lattara)."

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