martedì 19 febbraio 2013

Fermiamo lo scempio dei manifesti abusivi: Legambiente inoltra una segnalazione al Commissario prefettizio

È tempo di campagna elettorale, tempo di promesse e di comizi. Ciascun candidato alle prossime elezioni politiche si affanna per convincere l’opinione pubblica della bontà del programma di partito. Impresa non da poco, certo, in un periodo in cui l’antipolitica regna sovrana. E allora ecco che il candidato – onde combattere l’antipartitismo dilagante – decide di “metterci la faccia”, la propria faccia, preoccupandosi di tappezzare l’intera città di manifesti elettorali: faccia seria (per quanto possibile) in primo piano e annesso simbolo di partito. Ecco la formula vincente. Perché l’immagine, la visibilità, l’apparenza, in campagna elettorale conta eccome. Ma il candidato “modello”, non pago di vedere il suo bel manifesto campeggiare negli appositi spazi che il Comune ha allestito con l’obiettivo di disciplinare la propaganda politica, decide di andare oltre. I soldi non mancano e allora tanto vale investirli nella stampa di manifesti e striscioni abusivi. Bastano poche ore ed ecco che la furia degli attacchini si scatena: dalla sera alla mattina in città spuntano ovunque - come funghi - centinaia e centinaia di manifesti illegali, che non soltanto violano le normative previste in materia, ma ancor prima imbarbariscono il clima della campagna elettorale (finendo per coprirsi l’un l’altro) e soprattutto deturpano in maniera evidente la città: l’attacchino di turno non si accontenta ovviamente di affiggere il proprio manifesto, ma – al fine di raggiungere lo scopo per cui è pagato – fa piazza pulita dei manifesti ivi fino a quel momento collocati, gettandone quel che resta rigorosamente a terra. Considerando che tale prassi è reiterata quasi quotidianamente in periodo di campagna elettorale, è facile immaginare la misura della portata antiecologica del fenomeno dei manifesti abusivi, vero e proprio emblema del “senso civico” di molti candidati alle prossime elezioni. Ma ai candidati, fedeli al motto “il fine giustifica i mezzi”, evidentemente poco importa. Per il Parlamento questo ed altro!
Al di là dell’aspetto legale (o meglio illegale) della vicenda (che - val bene sottolineare – coinvolge indistintamente tutti i partiti) ciò che colpisce è l’assoluta discordanza tra le finalità di salvaguardia dell’ambiente - troppo spesso conclamate nei programmi e nei comizi elettorali - e la prassi di un fenomeno (quello dell’affissione di manifesti abusivi) che di ecologico ha davvero ben poco. Per queste ragioni il locale Circolo legambientino “Woodwardia” ha deciso negli ultimi giorni di denunciare tale malcostume al Commissario prefettizio. Perché valori come quello della legalità, così come della tutela del patrimonio ambientale, del decoro urbano, non possono ridursi a mere bandiere da sventolare a scopi elettorali. I programmi politici proposti dai candidati, postulano una coerenza nell’agire quotidiano di ciascuno di essi. Non basta quindi “metterci la faccia” moltiplicandola magari per centinaia e centinaia di manifesti elettorali illegali (che non fanno altro che incrementare il lerciume urbano) se poi dietro quella medesima faccia, quel simbolo di partito, quel singolo manifesto, non c’è anche una coerenza di fondo. Per la serie “facta, non verba!”


Armando Bosso
Vicepresidente Circolo Legambiente Woodwardia

lunedì 4 febbraio 2013

SALVALARTE 2013
Il Circolo Legambiente Woodwardia cerca 6-7 nuovi volontari che vogliono partecipare alla prossima edizione di "Salvalarte Ager Stabianus" che si svolgerà dal 6 aprile al 2 giugno 2013 tutte le domeniche,dalle 10.30 alle 13, e i sabati solo su prenotazione (principalmente le scuole). Naturalmente non ci sarà l'impegno per tutte le giornate, ma una divisione in turni e rotazione tra i circa 25 volontari impegnati. L'ATTIVITA' SARA' TOTALMENTE GRATUITA E SENZA SCOPO DI LUCRO. LA NOSTRA FINALITA' E' E SARA' LA PROMOZIONE CULTURALE DEL NOSTRO PATRIMONIO ARCHEOLOGICO. Candidature accettate fino al 22 febbraio quando si terrà la riunione organizzativa, per poi procedere alla fase di formazione. Necessario, ai fini di autorizzazione e assicurativi, il tesseramento al circolo. Per chi fosse interessato può contattare privatamente i responsabili Amelia Lari e Stefano Scanu per dare l'adesione o ricevere maggiori informazioni. contattateci all'email circolowoodwardia@hotmail.com